Quarta carta dei tarocchi, dopo l’imperatrice, è quella dell’imperatore, rappresentato come un uomo di potere barbuto, contornato da numerosi simboli del potere. Oltre all’abbigliamento regale del sovrano infatti, sulla carta sono raffigurati un lungo scettro e lo scudo con l’aquila imperiale; anche la postura dell’imperatore è indice di potere e dominio: viene solitamente raffigurato con le gambe incrociate, segno inequivocabile della non necessità di alzarsi ed inchinarsi di fronte ad altre persone. governatore del mondo, siede su un trono di forma cubica, considerata la più stabile delle forme geometriche, mentre lo scettro viene impugnato con la mano destra, vero e proprio emblema del potere maschile.
A livello di significati questa carta risulta molto eloquente: l’imperatore simboleggia infatti autorità e forza, ma anche potere e fermezza; può indicare grandi ricchezze come senso di consapevolezza, oppure rappresentare il carisma e la virilità. Accanto al senso del potere però, questa carta vuole esprimere anche intelligenza e saggezza, elementi che hanno caratterizzato i più importanti imperatori della storia, spesso determinanti nel permettere loro di conquistare il massimo potere terreno. Può dunque indicare una presenza protettiva e forte, un uomo di prestigio, orgoglioso e sempre leale e costruttivo, insomma una figura che può offrire un aiuto concreto e sulla quale si potrà sempre fare affidamento.
Se letto per la sua accezione negativa però, l’Arcano dell’imperatore può celare altri significati contrapposti: dalla rigidità alla prepotenza, dalla tendenza a mettere in atto comportamenti eccessivamente drastici o severi, fino all’uso della forza e all’esasperato esercizio dei propri privilegi per affermare, consolidare o accrescere il proprio potere.