I tarocchi piemontesi sono uno dei giochi più amati dagli abitanti di questa Regione e rappresentano, al contempo, un passatempo e una tradizione che si rinnova: infatti, questa variante dei tarocchi viene giocata lungo tutto l’anno, a casa o nei bar; esistono, inoltre, molte competizioni ufficiali che vedono gli appassionati sfidarsi al gioco.
Se finora ti abbiamo incuriosito, ecco qualche indicazione su come si gioca ai tarocchi piemontesi.
Le carte del gioco
Le carte dei tarocchi piemontesi sono 78, ma solo 62 vengono utilizzate attivamente per giocare: infatti, tra queste ci sono:
- 22 tarocchi,
- 16 figure (ciascuna per le figure principali: bastoni, coppe, spade e denari)
- e 40 cartine.
Quando si gioca, con i bastoni e con le spade si utilizzano esclusivamente le cartine dalla V alla X e le figure, mentre per coppe e denari si impiegano le cartine dalla I alla VI e le figure.
Le figure presenti, in modo simile ad altri giochi sono, per ciascun seme: fante, cavallo, donna e re.
Come si gioca ai tarocchi piemontesi?
Una partita prevede la sfida da 2 a 4 giocatori e, in questo caso, il gioco si svolge in coppie.
Dopo che il mazziere ha mischiato, provvede a distribuire le carte, 15 per ciascun giocatore: al mazziere ne rimangono in mano 17 e, per scendere al numero opportuno, deve provvedere ad eliminare due carte dal mazzo, mettendole coperte sul tavolo. In questo caso, non può scartare i re, né i tarocchi (se ci sono altre carte), salvo per quelli 0 1 e 21 che non possono mai essere scartati.
Il primo giocatore (alla destra del mazziere) deve scegliere la carta da giocare, con la conseguenza che i successivi saranno vincolati dal seme scelto dal primo; inoltre, se viene scelto un tarocco, quelli successivi dovranno giocare con il medesimo.
Al termine del giro, chi ha scartato la carta con il punteggio più alto vince il turno e prende le altre. Se durante il suo turno un giocatore rimane senza il seme corrispondente deve giocare i tarocchi, mentre se sono finiti anche i tarocchi occorre giocare una carta di qualunque seme, che però comporterà automaticamente la perdita della mano.
Quando i giocatori hanno esaurito tutte le carte a disposizione, la partita termina: a questo punto, è necessario che vengano contati i punti accumulati nei rispettivi mazzetti, tenuto conto anche dello scarto effettuato dal mazziere che va a cumularsi con i suoi punti o quelli della sua squadra. La squadra o il giocatore con più punti vince.
Il valore delle carte e i punti dei tarocchi piemontesi
Considerando lo schema del gioco dei tarocchi piemontesi, è importante conoscere alla perfezione sia il valore di ciascuna carta (che, come abbiamo detto, determina la vittoria delle singole mani), sia il sistema di calcolo dei punti (attraverso cui, invece, si determina la vittoria finale).
Per quanto riguarda il valore, bisogna considerare innanzitutto che un tarocco vale più di una figura e di una cartina; tra tarocchi, invece, prevale quello con il numero più elevato; tra due figure, il valore (decrescente) è il seguente: re-donna-cavallo-fante.
All’interno dei semi, invece, occorre distinguere: per bastoni e spade vince la cartina con il numero più alto, mentre per coppe e denari vince quella con il numero più basso (ad esempio, il 4 di bastoni prende il 3 e il 2 di bastoni, mentre il 4 di denari prende il 5 e il 6 di denari).
L’eccezione è rappresentata dal tarocco 0 (il Fol), che è una carta jolly e, quando giocata, viene ripresa automaticamente dalla squadra o dal giocatore che l’ha scartata: in questo modo, è possibile utilizzarla quando non si possiede un seme o un punto abbastanza alto per prendere la mano ed evitare, così, di sacrificare un’altra carta.
Infine, dobbiamo considerare il sistema dei punti per determinare le sorti della partita. Nei tarocchi piemontesi esistono:
- carte da 5 punti: i tarocchi 0 (Fol), 1 (Bagatto) e 21 (Mondo), nonché i re di ogni seme;
- carte da 4 punti: la donna di ogni seme;
- carte da 3 punti: cavallo di ogni seme;
- carte da 2 punti: fante di ogni seme;
- carte da 1 punto: tutti gli altri tarocchi e tutte le altre cartine.
Come visto, si tratta di un gioco molto interessante e, sebbene un po’ difficile da assimilare all’inizio a causa delle sue regole, molto accattivante, anche considerando che per ciascun tarocco esistono particolari significati evocativi.
E tu, cosa pensi di questo gioco, ti andrebbe di provare una partita dopo aver letto la nostra spiegazione?